Klimahouse 2017: le novità che ci sono piaciute

klimahouse 2017

Si è conclusa anche quest’anno Klimahouse 2017, fiera dedicata alla bioarchitettura e all’efficienza energetica applicata all’arte di abitare. Ottimi i dati registrati, con 37.000 visitatori e 460 espositori e un premio per le start up innovative del settore, il Start Up Award. La fiera ha ribadito il suo ruolo centrale di innovatore e di vetrina per le imprese, quindi vediamo alcune delle novità presentate che ci sono piaciute.

Klimahouse 2017: dai mattoni isolani ai velux intelligenti

Fra le tante novità presentate a Klimahouse 2017 ci hanno entusiasmato i Porotherm Revolution, di Wienerberger. Si tratta di una tramezza molto interessante, di un cappotto realizzato in laterizio ‘farcito’ di lana di roccia e di perlite. Il progetto mira ad aumentare l’efficientamento energetico e la coibentazione, assicurando al contempo la presenza di materiali buoni e rispettosi dell’ambiente.

E passiamo ai serramenti, con la soluzione  GGL, di Velux. Si tratta di una finestra realizzata in legno per i tetti a tripla protezione, in grado di resistere anche alle sollecitazioni più estreme perché forte di poter contare su vetri tripli, extra guarnizioni e su un isolamento del telaio potenziato.

E infine un progetto che, a parere nostro, diventerà presto una prassi applicata a tutte le costruzioni energeticamente efficienti. Se ne parlava da tempo, ma ora Ecoshower di Nicoll  ha tradotto in realtà la richiesta di molti strutturisti e impiantisti votati alla bioarchitettura. Si tratta di un recuperatore di calore per scarichi idrosanitari, di un sistema che lavora per recuperare l’energia altrimenti dispersa nell’ambiente e che aiuta a rendere più efficiente l’impianto, nonché a diminuire notevolmente i costi di gestione generali.

Queste le novità a nostro parere più interessanti di Klimahouse 2017, fiera che ha saputo approfondire i tempi della bioarchitettura e aprire nuovi orizzonti nel settore della costruzione, alla ricerca di soluzioni sempre più vicine all’ambiente e dalla parte degli abitanti.

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E infine un progetto che, a parere nostro, diventerà presto una prassi applicata a tutte le costruzioni energeticamente efficienti. Se ne parlava da tempo, ma ora Ecoshower di Nicoll  ha tradotto in realtà la richiesta di molti strutturisti e impiantisti votati alla bioarchitettura. Si tratta di un recuperatore di calore per scarichi idrosanitari, di un sistema che lavora per recuperare l’energia altrimenti dispersa nell’ambiente e che aiuta a rendere più efficiente l’impianto, nonché a diminuire notevolmente i costi di gestione generali.

Queste le novità a nostro parere più interessanti di Klimahouse 2017, fiera che ha saputo approfondire i tempi della bioarchitettura e aprire nuovi orizzonti nel settore della costruzione, alla ricerca di soluzioni sempre più vicine all’ambiente e dalla parte degli abitanti.

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