La normativa edilizia cambia una volta ogni 23 giorni

normativa edilizia

E’ una notizia un po’ ‘shoccante’ quella che arriva da IlSole24Ore, che riporta come la normativa edilizia cambi in Italia una volta ogni 23 settimane, quindi in media ben 16 volte all’anno.

Chi sta ristrutturando, costruendo o restaurando si trova quindi ad affrontare cambi di normativa edilizia anche inaspettati che, talvolta, possono cambiare le regole in tavola, possono rendere più agevole l’operazione o talvolta, complicarla ulteriormente. I cambiamenti della normativa edilizia non sono, infatti, una bella gatta da pelare solo per i tecnici, ma anche per i committenti che si trovano a fare fronte a cambiamenti repentini e spesso molto importanti.

Dalla recente legge sulla concorrenza sugli aggiornamenti catastali fino alle prospettive del 2021, quando tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero, tecnici e committenti si trovano di fronte a leggi già approvate e a tante norme che sono già state scritte e in fase di definizione.

La domanda sorge quindi spontanea, ovvero come affrontare i cambi di normativa edilizia al meglio?

Non esiste un risposta assoluta, ma esiste la lungimiranza. I committenti che comprendono questa situazione possono affrontarli in modo migliore, non certo mettendosi l’animo in pace ma contando su un ufficio tecnico che sa sia leggere e comunicare i cambi normativi con celerità, e chesa prevedere le eventuali variazioni se saranno di portata importante.

Ad esempio, un cantiere poco efficiente dal punto di vista energetico iniziato nel 2019 potrebbe avere vita breve in previsione delle normative che entreranno in vigore nel 2021. Questo è solo un macro-esempio, ma non è compito della committenza spulciare la Gazzetta Ufficiale in previsione di cambiamenti normativi o di leggi che stanno per essere approvate, bensì dell’ufficio tecnico di competenza.

Una domanda che potrebbe, quindi essere fatta è la seguente: ci sono variazioni previste che potrebbero renderci la strada in salita? Se la riposta è ‘non saprei’, allora è forse meglio chiedere al tecnico di fiducia di dare un’occhiata, considerando la velocità con cui i cambi di normativa edilizia avvengono nel nostro paese.

Impresa Edile a Thiene Baraldo opera nella costruzione, ristrutturazione e restauro di edifici. Per informazioni e preventivi clicca qui.

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Dalla recente legge sulla concorrenza sugli aggiornamenti catastali fino alle prospettive del 2021, quando tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad energia quasi zero, tecnici e committenti si trovano di fronte a leggi già approvate e a tante norme che sono già state scritte e in fase di definizione.

La domanda sorge quindi spontanea, ovvero come affrontare i cambi di normativa edilizia al meglio?

Non esiste un risposta assoluta, ma esiste la lungimiranza. I committenti che comprendono questa situazione possono affrontarli in modo migliore, non certo mettendosi l’animo in pace ma contando su un ufficio tecnico che sa sia leggere e comunicare i cambi normativi con celerità, e chesa prevedere le eventuali variazioni se saranno di portata importante.

Ad esempio, un cantiere poco efficiente dal punto di vista energetico iniziato nel 2019 potrebbe avere vita breve in previsione delle normative che entreranno in vigore nel 2021. Questo è solo un macro-esempio, ma non è compito della committenza spulciare la Gazzetta Ufficiale in previsione di cambiamenti normativi o di leggi che stanno per essere approvate, bensì dell’ufficio tecnico di competenza.

Una domanda che potrebbe, quindi essere fatta è la seguente: ci sono variazioni previste che potrebbero renderci la strada in salita? Se la riposta è ‘non saprei’, allora è forse meglio chiedere al tecnico di fiducia di dare un’occhiata, considerando la velocità con cui i cambi di normativa edilizia avvengono nel nostro paese.

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