Alla scoperta del tetto ventilato
tetto ventilato

Scopriamo cos’è un tetto ventilato e quali sono le sue principali caratteristiche!

Sentiamo spesso parlare di tetto ventilato, ma di cosa si tratta e quali sono le sue caratteristiche? Il tetto ventilato è un tetto che, come suggerisce il nome, è realizzato con un sistema di aerazione, che permette di raffrescare le aree del sottotetto in estate e di mantenerle a temperatura costante e salubre in inverno, grazie alla possibilità di far uscire il vapore acqueo che si forma in casa.

Tetto ventilato: il principio

Il tetto ventilato è realizzato con delle falde inclinate che presentano un’intercapedine, il cui spessore può aggirarsi fra i 6 e i 10 cm. Lo spessore è commisurato a diversi fattori quali la lunghezza della falda ma anche le caratteristiche climatiche del luogo.

L’intercapedine lavora per generare un riciclo di aria che evita la formazione del calore sotto il manto di copertura. Si tratta di un sistema aerato che sfrutta una legge fisica ovvero in estate, quando l’irraggiamento solare è forte, l’aria presente nell’intercapedine si riscalda e fuoriesce dalla fessura, favorendo l’entrata di aria fresca che avviene dalle aperture della gronda. In inverno, l’intercapedine permette che esca il vapore acqueo generato dalla condensa ed evita che si creino sbalzi di temperatura, mantenendo l’ambiente asciutto e ottimizzando quindi l’isolamento termico.

Tetto ventilato: la struttura

Il tetto ventilato è realizzato con:

  • una struttura portante tipica di tutti i tetti che può essere realizzata in travi di legno, in tralicci di acciaio o anche in solai di cemento. La scelta dei materiali deriva dalle esigenze di gusto e anche dalla destinazione del sottotetto;
  • una barriera al vapore che ha la funzione di proteggere il pannello isolante dalla formazione della condensa. Tecnicamente si tratta di un foglio ad uno o più strati realizzato in materiale impermeabile traspirante;
  • un pannello isolante che può essere realizzato in fibre naturali o sintetiche e si occupa di isolare termicamente la struttura e di evitare la formazione di muffe, contribuendo a coibentare gli ambienti in tutte le stagioni;
  • il manto di copertura, ovvero le tegole o gli altri sistemi che possono essere scelti per rivestire la copertura e proteggerla dagli agenti atmosferici.

Il tetto ventilato presenta ovviamente l’intercapedine che funge da sbocco verso l’esterno.

Tetto ventilato: quali sono i maggiori benefici

E’ importante notare che nelle recenti costruzioni in bioedilizia e nelle case passive, il tetto ventilato è stato sostituito con sistemi di diversa natura, che lavorano per bloccare le infiltrazioni di aria e che si basano soprattutto sulla ventilazione meccanica interna.

Il tetto ventilato si propone come un sistema un po’ più tradizionale, ma che può essere considerato per la sua natura ingegnosa e per la sua capacità di isolare termicamente l’ambiente. I benefici si leggono quindi in una casa coibentata e soprattutto nel fatto che questa tipologia di tetto può rendere abitabili i sottotetti e le mansarde, assicurando una temperatura fresca in estate e il giusto grado di calore nel corso della stagione invernale.

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L’intercapedine lavora per generare un riciclo di aria che evita la formazione del calore sotto il manto di copertura. Si tratta di un sistema aerato che sfrutta una legge fisica ovvero in estate, quando l’irraggiamento solare è forte, l’aria presente nell’intercapedine si riscalda e fuoriesce dalla fessura, favorendo l’entrata di aria fresca che avviene dalle aperture della gronda. In inverno, l’intercapedine permette che esca il vapore acqueo generato dalla condensa ed evita che si creino sbalzi di temperatura, mantenendo l’ambiente asciutto e ottimizzando quindi l’isolamento termico.

Tetto ventilato: la struttura

Il tetto ventilato è realizzato con:

  • una struttura portante tipica di tutti i tetti che può essere realizzata in travi di legno, in tralicci di acciaio o anche in solai di cemento. La scelta dei materiali deriva dalle esigenze di gusto e anche dalla destinazione del sottotetto;
  • una barriera al vapore che ha la funzione di proteggere il pannello isolante dalla formazione della condensa. Tecnicamente si tratta di un foglio ad uno o più strati realizzato in materiale impermeabile traspirante;
  • un pannello isolante che può essere realizzato in fibre naturali o sintetiche e si occupa di isolare termicamente la struttura e di evitare la formazione di muffe, contribuendo a coibentare gli ambienti in tutte le stagioni;
  • il manto di copertura, ovvero le tegole o gli altri sistemi che possono essere scelti per rivestire la copertura e proteggerla dagli agenti atmosferici.

Il tetto ventilato presenta ovviamente l’intercapedine che funge da sbocco verso l’esterno.

Tetto ventilato: quali sono i maggiori benefici

E’ importante notare che nelle recenti costruzioni in bioedilizia e nelle case passive, il tetto ventilato è stato sostituito con sistemi di diversa natura, che lavorano per bloccare le infiltrazioni di aria e che si basano soprattutto sulla ventilazione meccanica interna.

Il tetto ventilato si propone come un sistema un po’ più tradizionale, ma che può essere considerato per la sua natura ingegnosa e per la sua capacità di isolare termicamente l’ambiente. I benefici si leggono quindi in una casa coibentata e soprattutto nel fatto che questa tipologia di tetto può rendere abitabili i sottotetti e le mansarde, assicurando una temperatura fresca in estate e il giusto grado di calore nel corso della stagione invernale.

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