Proseguiamo il nostro viaggio nella scoperta delle spese tecniche e delle voci di costruzione, un argomento stuzzicante, ma che merita di essere affrontato da chi sta ristrutturando un immobile. Oggi parliamo di una delle prime voci di capitolato, il consolidamento degli edifici. Di cosa si tratta e quali sono le voci più rilevanti?
Il consolidamento, come suggerisce il nome, è l’insieme delle azioni che vengono progettate ed eseguite per consolidare un immobile esistente. Le sottofondazioni possono essere effettuate con soletta in cemento armato o mediante travi-cordolo in c.a.. Le voci contengono quindi le perforazioni, le iniezioni di consolidamento, il consolidamento delle murature che può avvenire con tecniche anche diversissime fra di loro, la riparazione delle lesioni superficiali e il consolidamento delle volte. Ecco quindi il consolidamento strutturale e il consolidamento dei solai e degli elementi in legno. Queste sono le principali azioni di consolidamento, che possono essere realizzate con tecniche, protocolli e materiali molto diversi fra di loro a seconda delle scelte tecniche e dell‘accordo con i committenti.
Il consolidamento è parte integrante del progetto e viene pensato e quindi attuato dall’architetto o dal geometra che si sta occupando di progettare l’edificio. In fase di accordo è quindi opportuno chiedere spiegazioni su questi aspetti e informarsi sulle possibili soluzioni. L’informazione può permettere di scoprire delle tecniche all’avanguardia, ma anche di salvaguardare gli edifici da una prevista demolizione, soprattutto se sono dislocati in aree difficili da raggiungere come possono essere i centri storici dei paesi e delle città.
Il consolidamento rappresenta un’importante voce di spesa per chi sta ristrutturando un edificio, quindi è ideale chiedere quanto costa la progettazione, in base alle tecniche attuabili e redigere un conto totale del costo dell’opera, per comprendere se è valutabile una demolizione o una ristrutturazione parziale o completa dell’immobile in questione.
Proseguiamo il nostro viaggio nella scoperta delle spese tecniche e delle voci di costruzione, un argomento stuzzicante, ma che merita di essere affrontato da chi sta ristrutturando un immobile. Oggi parliamo di una delle prime voci di capitolato, il consolidamento degli edifici. Di cosa si tratta e quali sono le voci più rilevanti?
Il consolidamento, come suggerisce il nome, è l’insieme delle azioni che vengono progettate ed eseguite per consolidare un immobile esistente. Le sottofondazioni possono essere effettuate con soletta in cemento armato o mediante travi-cordolo in c.a.. Le voci contengono quindi le perforazioni, le iniezioni di consolidamento, il consolidamento delle murature che può avvenire con tecniche anche diversissime fra di loro, la riparazione delle lesioni superficiali e il consolidamento delle volte. Ecco quindi il consolidamento strutturale e il consolidamento dei solai e degli elementi in legno. Queste sono le principali azioni di consolidamento, che possono essere realizzate con tecniche, protocolli e materiali molto diversi fra di loro a seconda delle scelte tecniche e dell‘accordo con i committenti.
Il consolidamento è parte integrante del progetto e viene pensato e quindi attuato dall’architetto o dal geometra che si sta occupando di progettare l’edificio. In fase di accordo è quindi opportuno chiedere spiegazioni su questi aspetti e informarsi sulle possibili soluzioni. L’informazione può permettere di scoprire delle tecniche all’avanguardia, ma anche di salvaguardare gli edifici da una prevista demolizione, soprattutto se sono dislocati in aree difficili da raggiungere come possono essere i centri storici dei paesi e delle città.
Il consolidamento rappresenta un’importante voce di spesa per chi sta ristrutturando un edificio, quindi è ideale chiedere quanto costa la progettazione, in base alle tecniche attuabili e redigere un conto totale del costo dell’opera, per comprendere se è valutabile una demolizione o una ristrutturazione parziale o completa dell’immobile in questione.