Bambù: l’acciaio vegetale

Il bambù è un materiale alternativo, che sta conoscendo un momento di grande successo nel nostro presente. Le ragioni sono molteplici, perché il bambù è leggero, resistente e indubbiamente versatile. Considerato un legno ‘povero’ da molti, questo materiale ha suscitato l’interesse di ingegneri, architetti e strutturisti perché forte e resistente, ecologico ed economico.

Il materiale sembra avere le carte in regola per diventare un legno di larga diffusione e prova ne sono gli edifici dove è stato impiegato in modo massivo, che portano le prestigiose firme di architetti quali Buckminster Fuller, Arata Isozaki e Kengo Kuma fino a Renzo Piano solo per citare esempi di valore.

Bambù, gli impieghi in edilizia

Il bambù viene chiamato ‘acciaio vegetale’ per la sua grande dote di resistenza e in Asia, sua terra di origine, viene impiegato per gli usi più diversi. Dalla realizzazione di vere e proprie case fino alla creazione di rivestimenti, fino all’impiego nell’arredo e nella componentistica, quindi creazione di lampadari, sedie letti e chi più ne ha più ne metta. In Asia il bambù è abbondante e poco costoso, ma anche in Europa il suo impiego nell’edilizia sta conoscendo un vero e proprio momento d’oro.

In Europa il bambù è impiegato come rivestimento. Alcuni esempi di pregio sono sicuramente il Carabanchel Housing realizzato dallo studio FOA e gli uffici che fanno parte del complesso Stam Europe Green Place di Milano, che vantano una facciata completamente realizzata con questo materiale.

Carabanchel Housing

Il Carabanchel Housing di Madrid ha la facciata ricoperta di bambù

stam europe green place

Lo Stam Europe Green Place di Milano.

Estetico e ornamentale, questo è l’impiego che finora è stato fatto del bambù, ma le nuove frontiere lo vogliono protagonista nella creazione di pavimenti, leggeri e flessibili e anche di rivestimenti come pannelli isolanti. In un recente post il magazine Stile ha approfondito il ruolo del bambù nel futuro e dimostrato come il suo impiego possa essere decisamente sostenibile se inserito nei migliori progetti di bio architettura, quindi il materiale merita di essere preso in considerazione da chi sta costruendo o ristrutturando un immobile, perché potrebbe riservare delle sorprese non da poco nell’immediato futuro del settore edile.

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Il bambù viene chiamato ‘acciaio vegetale’ per la sua grande dote di resistenza e in Asia, sua terra di origine, viene impiegato per gli usi più diversi. Dalla realizzazione di vere e proprie case fino alla creazione di rivestimenti, fino all’impiego nell’arredo e nella componentistica, quindi creazione di lampadari, sedie letti e chi più ne ha più ne metta. In Asia il bambù è abbondante e poco costoso, ma anche in Europa il suo impiego nell’edilizia sta conoscendo un vero e proprio momento d’oro.

In Europa il bambù è impiegato come rivestimento. Alcuni esempi di pregio sono sicuramente il Carabanchel Housing realizzato dallo studio FOA e gli uffici che fanno parte del complesso Stam Europe Green Place di Milano, che vantano una facciata completamente realizzata con questo materiale.

Carabanchel Housing

Il Carabanchel Housing di Madrid ha la facciata ricoperta di bambù

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Lo Stam Europe Green Place di Milano.

Estetico e ornamentale, questo è l’impiego che finora è stato fatto del bambù, ma le nuove frontiere lo vogliono protagonista nella creazione di pavimenti, leggeri e flessibili e anche di rivestimenti come pannelli isolanti. In un recente post il magazine Stile ha approfondito il ruolo del bambù nel futuro e dimostrato come il suo impiego possa essere decisamente sostenibile se inserito nei migliori progetti di bio architettura, quindi il materiale merita di essere preso in considerazione da chi sta costruendo o ristrutturando un immobile, perché potrebbe riservare delle sorprese non da poco nell’immediato futuro del settore edile.

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