La calce: analizziamo assieme il materiale

calce

Nel blog dell’impresa Baraldo di Thiene, in provincia di Vicenza, vogliamo occuparci di raccontare e di analizzare i diversi tipi di materiale presenti nel mondo dell’edilizia. L’impresa Baraldo opera una profonda ricerca nella scelta dei materiali presenti nel mercato, selezionandoli in base alle caratteristiche e alla resa sul campo. L’esperienza aziendale ha, infatti, portato la realtà Baraldo a comprendere quali sono i materiali migliori, quali sono i più idonei in base al progetto e all’inserimento ambientale delle costruzioni stesse. Oggi vogliamo approfondire le caratteristiche di un materiali eterno, impiegato dalla notte dei tempi nella costruzione delle opere in muratura: la calce.

La calce : di cosa si tratta?

La calce viene ottenuta per cottura a temperature elevate del calcare, una roccia molto diffusa in natura che contiene principalmente carbonato di calcio al suo interno. Il calcare viene estratto nelle cave e in nostro paese ne è molto ricco, soprattutto nella zona delle Dolomiti. Il materiale estratto viene sottoposto ad un procedimento di cottura particolare, durante il quale i frammenti di pietra vedono ridursi il loro peso specifico del 40% e assumere una cosnistenza porosa. Anche il colore cambia a seguito della cottura, in quanto originariamente il calcare è giallo ma, una volta cotto, diventa bianco.

Calce vive e calce spenta: le differenze

La calce viva è il materiale primario, che si ottiene dalla cottura della pietra calcarea originale. La calce spenta è un derivato della calce, ottenuto viva attraverso l’operazione di ‘spegnimento’. Questa operazione avviene impiegando getti di acqua, mediante il quale l’ossido di calcio si trasforma in idrossido d calcio. Questo materiale assume un aspetto lattiginoso, per cui viene anche chiamato latte di calce e presenta la base per molte creazioni del mondo dell’edilizia.

Calce spenta: a cosa serve nell’edilizia

La calce spenta viene impiegata:

  • come materiale di costruzione quando viene unita alla sabbia
  • come uno dei componenti dei materiali impiegati nella decorazione di pareti interne ed esterne degli edifici (marmorino, calce rasata, intonachino, pittura a calce)
  • come rivestimento murale dalla natura impermeabile
  • come componente degli intonaci se mescolata al cemento

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La calce : di cosa si tratta?

La calce viene ottenuta per cottura a temperature elevate del calcare, una roccia molto diffusa in natura che contiene principalmente carbonato di calcio al suo interno. Il calcare viene estratto nelle cave e in nostro paese ne è molto ricco, soprattutto nella zona delle Dolomiti. Il materiale estratto viene sottoposto ad un procedimento di cottura particolare, durante il quale i frammenti di pietra vedono ridursi il loro peso specifico del 40% e assumere una cosnistenza porosa. Anche il colore cambia a seguito della cottura, in quanto originariamente il calcare è giallo ma, una volta cotto, diventa bianco.

Calce vive e calce spenta: le differenze

La calce viva è il materiale primario, che si ottiene dalla cottura della pietra calcarea originale. La calce spenta è un derivato della calce, ottenuto viva attraverso l’operazione di ‘spegnimento’. Questa operazione avviene impiegando getti di acqua, mediante il quale l’ossido di calcio si trasforma in idrossido d calcio. Questo materiale assume un aspetto lattiginoso, per cui viene anche chiamato latte di calce e presenta la base per molte creazioni del mondo dell’edilizia.

Calce spenta: a cosa serve nell’edilizia

La calce spenta viene impiegata:

  • come materiale di costruzione quando viene unita alla sabbia
  • come uno dei componenti dei materiali impiegati nella decorazione di pareti interne ed esterne degli edifici (marmorino, calce rasata, intonachino, pittura a calce)
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