La progettazione delle scale in casa: come avviene?

La progettazione delle scale in casa deve essere affidata al tecnico di fiducia, in quanto da essa dipende la stabilità e anche l’estetica dell’elemento. Vi sono, infatti, dei parametri che per legge richiedono di essere rispettati perché le scale siano considerate ‘ a norma’ e quindi possa essere concessa l’agibilità dell’edificio.

Come avviene la progettazione delle scale?

Di base tutto si gioca su un fattore chiamato pendenza, ovvero sul rapporto fra la pedata, indicata con la lettera ‘p’ e dell’alzata, indicata con la lettera ‘a‘ dello scalino L’inclinazione varia da 0° a 90° per cui si possono distinguere i seguenti tipi di scale:

– da 0° a 15° : sono le cosiddette rampe, usate soprattutto per esterni e per spazi pubblici, dove ci sono dislivelli, strade ripide. Non si tratta di una pendenza comune nelle abitazioni
– da 15° a 45°: si tratta delle vere e proprie scale, che a loro volta si dividono in  leggere, per edifici pubblici (con pendenza da 15°-23°), scale normali per l’edilizia corrente ( con pendenza da 23°-35°) e scale pesanti per accessi a spazi di servizio ( con pendenza da 35°-45°)
– da 45° a 75°: scale impiegate nelle navi o in ambito industriale;
– da 75° a 90°: le cosiddette le scale a pioli.

Esiste una formula per indicare la progettazione delle scale?

Certo, si tratta della formula classica 2a+p=62÷64 cm, dove 64 cm è la lunghezza media di un passo. Solitamente si progettano alzate di 12-15 cm per le scale di edifici pubblici e di 15-17 cm per le case civili. La progettazione richiede che gli scalini siano tutti uguali, tranne negli ultimi che possono essere più vicini per questioni di affaticamento. Ogni rampa non deve inoltre superare i 15 gradini e le scale vanno intervallate con un numero di pianerottoli di sosta adeguati all’effettivo numero degli scalini. Al contempo la larghezza di una rampa non deve essere maggiore di 2 metri.

 

 

 

 

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La progettazione delle scale in casa deve essere affidata al tecnico di fiducia, in quanto da essa dipende la stabilità e anche l’estetica dell’elemento. Vi sono, infatti, dei parametri che per legge richiedono di essere rispettati perché le scale siano considerate ‘ a norma’ e quindi possa essere concessa l’agibilità dell’edificio.

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Di base tutto si gioca su un fattore chiamato pendenza, ovvero sul rapporto fra la pedata, indicata con la lettera ‘p’ e dell’alzata, indicata con la lettera ‘a‘ dello scalino L’inclinazione varia da 0° a 90° per cui si possono distinguere i seguenti tipi di scale:

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– da 45° a 75°: scale impiegate nelle navi o in ambito industriale;
– da 75° a 90°: le cosiddette le scale a pioli.

Esiste una formula per indicare la progettazione delle scale?

Certo, si tratta della formula classica 2a+p=62÷64 cm, dove 64 cm è la lunghezza media di un passo. Solitamente si progettano alzate di 12-15 cm per le scale di edifici pubblici e di 15-17 cm per le case civili. La progettazione richiede che gli scalini siano tutti uguali, tranne negli ultimi che possono essere più vicini per questioni di affaticamento. Ogni rampa non deve inoltre superare i 15 gradini e le scale vanno intervallate con un numero di pianerottoli di sosta adeguati all’effettivo numero degli scalini. Al contempo la larghezza di una rampa non deve essere maggiore di 2 metri.

 

 

 

 

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