Proseguiamo il nostro viaggio ‘invernale’ nelle spese tecniche e oggi affrontiamo l’urbanistica. L’urbanistica è una branca dell’architettura che si occupa di legare l’edificio con il territorio. Nella realtà, l’urbanistica è
L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Cit. Enciclopedia Treccani
Chi ha a disposizione un immobile relativamente nuovo o vuole costruire ex novo deve fare i conti parzialmente con l’urbanistica. I grattacapi arrivano, infatti, quando si desidera ristrutturare degli immobili datati. In questa caso possono sorgere delle problematiche che meritano di essere prese in considerazione con cura.
Gli edifici datati possono, infatti, disporre di schede urbanistiche molto vecchie, che per varie ragioni non non mai state ammodernate. Il rischio è di dover fare i conti con una situazione difficile, che chiede a chi desidera ristrutturare la riscrittura parziale o completa delle schede.
Poca cosa, anche se ciò comporta spese fisse e il pagamento del tecnico chiamato a svolgere questo lavoro. Ma se in fase di ristrutturazione si vuole cambiare ‘di molto’ l’aspetto dell’edificio?
‘Andare in variante’ significa richiedere al comune di residenza dove si trova l’immobile, la possibilità di apportare dei cambiamenti che non sono previsti nelle schede dell’edificio in questione. Può trattarsi dell’ampliamento fuori sedime che esula il Piano Casa, della richiesta di abbattere una tettoia, ma anche di spostare volumi per ragioni pratiche logistiche.
La questione interessa maggiormente i centri storici, ma l’iter da seguire prevede la stesura di un progetto di massima, delle richieste che verranno analizzate dal comparto tecnico del comune e quindi approvate o meno dal consiglio comunale. Si tratta di un iter lungo, laborioso e costoso, che merita di essere conosciuto prima di essere affrontato, nei tempi così come nei costi.
Il consiglio è di informarsi preventivamente sullo stato delle schede quando si acquista o si desidera ristrutturare un edificio, per inserire correttamente nel budget le spese tecniche relative all’urbanistica, ma anche per rendicontare il tempo che serve per procedere nell’iter di variante urbanistica.
Proseguiamo il nostro viaggio ‘invernale’ nelle spese tecniche e oggi affrontiamo l’urbanistica. L’urbanistica è una branca dell’architettura che si occupa di legare l’edificio con il territorio. Nella realtà, l’urbanistica è
L’insieme delle misure tecniche, amministrative, economiche finalizzate al controllo e all’organizzazione dell’habitat urbano. Cit. Enciclopedia Treccani
Chi ha a disposizione un immobile relativamente nuovo o vuole costruire ex novo deve fare i conti parzialmente con l’urbanistica. I grattacapi arrivano, infatti, quando si desidera ristrutturare degli immobili datati. In questa caso possono sorgere delle problematiche che meritano di essere prese in considerazione con cura.
Gli edifici datati possono, infatti, disporre di schede urbanistiche molto vecchie, che per varie ragioni non non mai state ammodernate. Il rischio è di dover fare i conti con una situazione difficile, che chiede a chi desidera ristrutturare la riscrittura parziale o completa delle schede.
Poca cosa, anche se ciò comporta spese fisse e il pagamento del tecnico chiamato a svolgere questo lavoro. Ma se in fase di ristrutturazione si vuole cambiare ‘di molto’ l’aspetto dell’edificio?
‘Andare in variante’ significa richiedere al comune di residenza dove si trova l’immobile, la possibilità di apportare dei cambiamenti che non sono previsti nelle schede dell’edificio in questione. Può trattarsi dell’ampliamento fuori sedime che esula il Piano Casa, della richiesta di abbattere una tettoia, ma anche di spostare volumi per ragioni pratiche logistiche.
La questione interessa maggiormente i centri storici, ma l’iter da seguire prevede la stesura di un progetto di massima, delle richieste che verranno analizzate dal comparto tecnico del comune e quindi approvate o meno dal consiglio comunale. Si tratta di un iter lungo, laborioso e costoso, che merita di essere conosciuto prima di essere affrontato, nei tempi così come nei costi.
Il consiglio è di informarsi preventivamente sullo stato delle schede quando si acquista o si desidera ristrutturare un edificio, per inserire correttamente nel budget le spese tecniche relative all’urbanistica, ma anche per rendicontare il tempo che serve per procedere nell’iter di variante urbanistica.