Bonus mobili: come comportarsi nel 730
bonus mobili 730

l bonus mobili è una forma di agevolazione relativa al mobilio e agli elettrodomestici che deve essere inserita ne 730 per poter godere delle agevolazioni fiscali

Chi ha scelto di ristrutturare casa durante quest’anno può detrarre nella dichiarazione dei redditi il 50% delle spese sostenute per l’arredo. Si tratta del bonus mobili, una forma di agevolazione che interessa l’acquisto di mobilio per la casa che si sta ristrutturando. Per i soggetti che già l’anno scorso hanno usufruito del bonus, quest’anno è fondamentale ricordarsi di riportare in Unico o nel modello 730 la spesa sostenuta, al fine di detrarre la seconda rata.

Dal 2015 l’importo massimo agevolabile è di 10mila euro, a prescindere dai costi della ristrutturazione, quindi si tratta di un significativo risparmio che può aiutare chi sta ristrutturando l’abitazione e desidera completarla con il mobilio giusto. Il bonus mobili si inserisce, infatti, in una scelta governativa che mira a sbloccare il settore e a facilitare le operazioni di chi sceglie di ristrutturare l’abitazione quindi di rivalutarla energeticamente anche dal punto di vista del mobilio e degli elettrodomestici.

Come viene inserito nel 730 il bonus mobili?Per usufruire della detrazione 50%, è necessario conservare la documentazione attestante l’effettivo pagamento , quindi disporre delle ricevute dei bonifici parlanti, delle ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito e della documentazione di addebito sul conto corrente. Vanno inoltre conservate tutte e le fatture di acquisto dei beni con la specificazione della natura, della qualità e della quantità dei beni e servizi acquisiti. Ciò risulta importante, in quanto gli elettrodomestici che possono essere acquistati con il sistema di bonus mobili devono necessariamente essere di classe A+, tranne i forni che possono essere in classe energetica A

Nel modello 730 2014, il bonus mobili deve essere indicato nel quadro E, al rigo E57, dove le colonne 1 e 2 che riportano la dicitura ‘Spese arredo immobili ristrutturati’, vanno compilate in relazione a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Ricordiamoci che l’importo da indicare deve essere di massimo 10.000 euro, ovvero del tetto stabilito con la manovra finanziaria e il bonus deve essere ripartito in 10 rate annuali da chi presta l’assistenza fiscale.

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Dal 2015 l’importo massimo agevolabile è di 10mila euro, a prescindere dai costi della ristrutturazione, quindi si tratta di un significativo risparmio che può aiutare chi sta ristrutturando l’abitazione e desidera completarla con il mobilio giusto. Il bonus mobili si inserisce, infatti, in una scelta governativa che mira a sbloccare il settore e a facilitare le operazioni di chi sceglie di ristrutturare l’abitazione quindi di rivalutarla energeticamente anche dal punto di vista del mobilio e degli elettrodomestici.

Come viene inserito nel 730 il bonus mobili?Per usufruire della detrazione 50%, è necessario conservare la documentazione attestante l’effettivo pagamento , quindi disporre delle ricevute dei bonifici parlanti, delle ricevute di avvenuta transazione per i pagamenti mediante carte di credito o di debito e della documentazione di addebito sul conto corrente. Vanno inoltre conservate tutte e le fatture di acquisto dei beni con la specificazione della natura, della qualità e della quantità dei beni e servizi acquisiti. Ciò risulta importante, in quanto gli elettrodomestici che possono essere acquistati con il sistema di bonus mobili devono necessariamente essere di classe A+, tranne i forni che possono essere in classe energetica A

Nel modello 730 2014, il bonus mobili deve essere indicato nel quadro E, al rigo E57, dove le colonne 1 e 2 che riportano la dicitura ‘Spese arredo immobili ristrutturati’, vanno compilate in relazione a ciascuna unità abitativa oggetto di ristrutturazione. Ricordiamoci che l’importo da indicare deve essere di massimo 10.000 euro, ovvero del tetto stabilito con la manovra finanziaria e il bonus deve essere ripartito in 10 rate annuali da chi presta l’assistenza fiscale.

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