Cos’è il bonus mobili

Il cosiddetto bonus mobili è una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Il bonus è stato prorogato due volte, la prima fino al 31.12.2014 e poi fino al 31.12.2015 con l’ultima manovra finanziaria e l’importo massimo agevolabile è di 10.000 euro ed è indipendente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici

I beni che possono essere ‘agevolati’ in fase di acquisto sono sono i mobili nuovi come ad esempio i letti, gli armadi, gli imbottiti, gli apparecchi di illuminazione e molti altri tipi di elettrodomestici e gli elettrodomestici nuovi di classe energetica A + , come ad esempio i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, gli apparecchi di cottura, le stufe elettriche e i forni con classe energetica A. Possono essere detratte anche le spese relative al trasporto e al montaggio dei beni acquistati. Attenzione ai requisiti, in quanto la detrazione può avere luogo solo se:

  •  è collegata alla realizzazione di un intervento di manutenzione straordinaria,
  • è collegata alla realizzazione di un intervento di restauro e risanamento conservativo,
  •  è collegata alla realizzazione di un intervento di ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti.

A ciò fa seguito che la manutenzione ordinaria non permette di ottenere agevolazioni attraverso il bonus di acquisto mobili. Il bonus mobili è fruibile anche per interventi sulle parti comuni di condomini  come ad esempio le guardiole, l’appartamento del portiere, come ad esempio la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti e di infissi esterni o il rifacimento di intonaci interni.  I condòmini possono quindi fruire del bonus mobili, ciascuno per la sua quota, ma ‘solo per i mobili acquistati e destinati ad arredare le parti comuni e non per il proprio appartamento’, quindi non per arredare i propri appartamenti personali ma solo nelle zone di pubblica utilità, come la portineria, la hall, gli spazi esterni. Il bonus mobili spetta anche nel caso di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi di ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all’alienazione o assegnazione dell’immobile.

Il bonus mobili viene concesso se:

  • la data di inizio dei lavori precede quella in cui si acquistano i mobili o gli elettrodomestici.
  • l’acquisto è documentato da fattura, dalla quale risulta la tipologia di beni acquistati e soprattutto la classe energetica degli elettrodomestici
  • la spesa deve avvenire con bonifico ‘parlante’, ovvero dove siano riportate le indicazioni di causale del versamento, il codice fiscale di chi fruisce della detrazione, la partita Iva o codice fiscale del venditore.

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Il cosiddetto bonus mobili è una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. Il bonus è stato prorogato due volte, la prima fino al 31.12.2014 e poi fino al 31.12.2015 con l’ultima manovra finanziaria e l’importo massimo agevolabile è di 10.000 euro ed è indipendente dall’importo delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione.

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Il bonus mobili è una detrazione del 50% della spesa sostenuta per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici

I beni che possono essere ‘agevolati’ in fase di acquisto sono sono i mobili nuovi come ad esempio i letti, gli armadi, gli imbottiti, gli apparecchi di illuminazione e molti altri tipi di elettrodomestici e gli elettrodomestici nuovi di classe energetica A + , come ad esempio i frigoriferi, i congelatori, le lavatrici, gli apparecchi di cottura, le stufe elettriche e i forni con classe energetica A. Possono essere detratte anche le spese relative al trasporto e al montaggio dei beni acquistati. Attenzione ai requisiti, in quanto la detrazione può avere luogo solo se:

  •  è collegata alla realizzazione di un intervento di manutenzione straordinaria,
  • è collegata alla realizzazione di un intervento di restauro e risanamento conservativo,
  •  è collegata alla realizzazione di un intervento di ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti.

A ciò fa seguito che la manutenzione ordinaria non permette di ottenere agevolazioni attraverso il bonus di acquisto mobili. Il bonus mobili è fruibile anche per interventi sulle parti comuni di condomini  come ad esempio le guardiole, l’appartamento del portiere, come ad esempio la tinteggiatura di pareti e soffitti, la sostituzione di pavimenti e di infissi esterni o il rifacimento di intonaci interni.  I condòmini possono quindi fruire del bonus mobili, ciascuno per la sua quota, ma ‘solo per i mobili acquistati e destinati ad arredare le parti comuni e non per il proprio appartamento’, quindi non per arredare i propri appartamenti personali ma solo nelle zone di pubblica utilità, come la portineria, la hall, gli spazi esterni. Il bonus mobili spetta anche nel caso di ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi di ristrutturazione di interi fabbricati, da parte di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie, che provvedono entro sei mesi dal termine dei lavori all’alienazione o assegnazione dell’immobile.

Il bonus mobili viene concesso se:

  • la data di inizio dei lavori precede quella in cui si acquistano i mobili o gli elettrodomestici.
  • l’acquisto è documentato da fattura, dalla quale risulta la tipologia di beni acquistati e soprattutto la classe energetica degli elettrodomestici
  • la spesa deve avvenire con bonifico ‘parlante’, ovvero dove siano riportate le indicazioni di causale del versamento, il codice fiscale di chi fruisce della detrazione, la partita Iva o codice fiscale del venditore.

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