Nel 2013 nel nostro ordinamento è entrato in vigore un provvedimento in materia ambientale denominato AUA, autorizzazione unica ambientale, che incorpora all’interno di un singolo titolo una moltitudine di autorizzazioni ambientali. Ma cos’è l’Autorizzazione Unica Ambientale?
La fonte normativa da cui nasce è il decreto del Presidente della Repubblica del 13 Marzo 2013 n. 59 che prevede un nucleo di sette autorizzazioni ambientali previste dal Codice dell’Ambiente, ora ufficialmente assorbite dall’AUA.
Saranno le Regioni e le Province Autonome a decidere se includere altre tipologie di permessi all’interno di questo macro-provvedimento. Il provvedimento viene rilasciato su istanza di parte e può essere richiesto dalle PMI e da tutti quegli impianti che non siano assoggettati alla normativa AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale. Questo provvedimento vale per ben 15 anni e in caso di scarichi di sostanze pericolose, il legislatore prevede un meccanismo cautelativo che impone ai gestori, su base quadriennale, di presentare all’autorità competente un’autodichiarazione di controllo.
Il procedimento per il suo rilascio prevede una richiesta iniziale, da presentare al Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive, in occasione del momento di scadenza, rilascio, rinnovo o aggiornamento di uno dei sette titoli abilitativi compresi nel provvedimento. E’ prevista anche una deroga per i gestori di impianti relativi ad attività che devono rispettare l’obbligo di comunicazione o di autorizzazioni generali, i quali possono poi evitare di richiedere l’AUA nel caso soddisfino gli obblighi di comunicazione ed istanza contemplati dalle legge.
TDi contro l’AUA non può essere richiesta nel caso il progetto sia sottoposto a VIA, valutazione di impatto ambientale.
Per ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale occorrono all’incirca 90 giorni. Tuttavia, nel caso l’AUA sostituisca alcune autorizzazioni ambientali il cui iter prevede un termine superiore ai 90 giorni, il Suap indirà una conferenza di servizi e la competente autorità amministrativa sarà tenuta ad adottare il provvedimento entro 120 giorni.
Per quanto riguarda il profilo economico, invece, i costi legati alla domanda per ottenere l’AUA si concretizzano in spese e diritti previsti per i singoli provvedimenti. Ma nonostante tutto, il legislatore ha stabilito che la loro somma non può superare quanto il richiedente pagava prima dell’entrata in vigore di questo maxi provvedimento.
Nel 2013 nel nostro ordinamento è entrato in vigore un provvedimento in materia ambientale denominato AUA, autorizzazione unica ambientale, che incorpora all’interno di un singolo titolo una moltitudine di autorizzazioni ambientali. Ma cos’è l’Autorizzazione Unica Ambientale?
La fonte normativa da cui nasce è il decreto del Presidente della Repubblica del 13 Marzo 2013 n. 59 che prevede un nucleo di sette autorizzazioni ambientali previste dal Codice dell’Ambiente, ora ufficialmente assorbite dall’AUA.
Saranno le Regioni e le Province Autonome a decidere se includere altre tipologie di permessi all’interno di questo macro-provvedimento. Il provvedimento viene rilasciato su istanza di parte e può essere richiesto dalle PMI e da tutti quegli impianti che non siano assoggettati alla normativa AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale. Questo provvedimento vale per ben 15 anni e in caso di scarichi di sostanze pericolose, il legislatore prevede un meccanismo cautelativo che impone ai gestori, su base quadriennale, di presentare all’autorità competente un’autodichiarazione di controllo.
Il procedimento per il suo rilascio prevede una richiesta iniziale, da presentare al Suap, lo Sportello Unico per le Attività Produttive, in occasione del momento di scadenza, rilascio, rinnovo o aggiornamento di uno dei sette titoli abilitativi compresi nel provvedimento. E’ prevista anche una deroga per i gestori di impianti relativi ad attività che devono rispettare l’obbligo di comunicazione o di autorizzazioni generali, i quali possono poi evitare di richiedere l’AUA nel caso soddisfino gli obblighi di comunicazione ed istanza contemplati dalle legge.
TDi contro l’AUA non può essere richiesta nel caso il progetto sia sottoposto a VIA, valutazione di impatto ambientale.
Per ottenere l’Autorizzazione Unica Ambientale occorrono all’incirca 90 giorni. Tuttavia, nel caso l’AUA sostituisca alcune autorizzazioni ambientali il cui iter prevede un termine superiore ai 90 giorni, il Suap indirà una conferenza di servizi e la competente autorità amministrativa sarà tenuta ad adottare il provvedimento entro 120 giorni.
Per quanto riguarda il profilo economico, invece, i costi legati alla domanda per ottenere l’AUA si concretizzano in spese e diritti previsti per i singoli provvedimenti. Ma nonostante tutto, il legislatore ha stabilito che la loro somma non può superare quanto il richiedente pagava prima dell’entrata in vigore di questo maxi provvedimento.