L’isolamento termico e acustico di un’abitazione si ottiene con una sinergia di fattori. Tutto inizia con una costruzione solida e passa attraverso un efficiente impianto di riscaldamento e di refrigerazione. I ponti fra questi due universi sono i serramenti, le porte e le finestre, che negli ultimi anni hanno registrato delle migliorie impensabili fino a qualche tempo a e si propongono al giorno d’oggi come punti chiave dell’isolamento. Ma quali caratteristiche deve possedere una finestra per essere considerata di buona qualità? Qual è il suo scopo e quali sono le sue maggiori funzioni? Di base una finestra deve apportare luminosità all’interno dell’abitazione, deve proteggere gli ambienti interni dal caldo e dal freddo anche dalle intrusioni. A queste funzioni basilari si associano quelle più specifiche, ovvero la richiesta di minimizzare le perdite energetiche, di apportare un ottimo isolamento acustico, di resistere agli agenti atmosferici e di permettere che avvenga un’ottima ventilazione manuale.
La buona finestra deve presentare una struttura a norma e deve essere realizzata con materiali di alta qualità.
La struttura della buona finestra deve innanzitutto rispettare le regole UNI per la garanzia di Isolamento a tenuta all’aria secondo la norma UNI-EN 12207, di tenuta alle infiltrazioni d’acqua secondo la norma UNI-EN 12208 , di resistenza alle sollecitazioni del vento secondo la norma UNI-EN 12210 e di isolamento termico secondo la norma UNI-EN 10077/2. Rispettare queste richieste, significa poter contare su un prodotto qualitativamente elevato, basato su protocolli decisi fra stato, tecnici e produttori.
Per quanto riguarda l’isolamento termico, ovvero la capacità di trattenere il calore e anche il fresco che viene generato con l’impianto di refrigerazione, la buona finestra deve disporre di due guarnizioni, dove una è posizionata sull’anta e l’altra sul telaio fisso. La finestra deve inoltre possedere un coefficiente di trasmittanza termica (Uw) pari a 2,0 [W/mq K] in conformità al D. lgs. 311/2006, per essere impiegata in ogni luogo del nostro paese.
Anta a ribalta e microareazione sono due requisiti fondamentali per l’ossigenazione degli ambienti e anche per il ricambio dell’aria naturale, mentre la buona finestra deve saper isolare acusticamente l casa mediante la corretta gestione del giunto di posa tra infisso e controtelaio e tra controtelaio e muratura, un aspetto che deve essere realizzato con la massima cura in fase di posatura. L’insonorizzazione deriva anche dalla certificazione di prodotto di permeabilità all’aria che avvalla la norma UNI-EN 12207 e si attesta in classe 3 o 4, che implica la presenza di buone guarnizioni in epdm o pvc.
La struttura della buona finestra va infine letta in base alla sicurezza, quindi gli infissi devono avere come protezione standard dei meccanismi di chiusura posizionati sulle ante semifisse e di scontri per nottolino, nonché una ferramenta di chiusura con punto anti effrazione per garantire almeno il livello 1. Chi desidera ottenere punti maggiori deve affidarsi a sitemi più sofisticati, che prevedono una ferramenta più corposa ed elaborata con due o tre scontri per nottolino.
Alla struttura si associano ovviamente i vetri, che possono essere doppi oppure tripli. La bontà dei serramenti con doppi vetri è conosciuta, ma sicuramente una finestra con tripli veri può essere considerata una ‘buona finestra’. I tripli vetri propongono, infatti, un miglioramento dal punto di vista dell’isolamento acustico e anche termico, nonché creano una barriera più solida per quanto riguarda l’intrusione. Al momento dell’acquisto è quindi ideale chiedere ai produttori di conoscere i sistemi di creazione, la presenza e la qualità del gas che viene posizionato all’interno delle finestre e anche i meccanismi di posizione dei vetri stessi. In questo modo è possibile avere un quadro generale degli infissi e comprendere se si sta acquistando realmente una ‘buona finestra’ sotto ogni punto di vista.
L’isolamento termico e acustico di un’abitazione si ottiene con una sinergia di fattori. Tutto inizia con una costruzione solida e passa attraverso un efficiente impianto di riscaldamento e di refrigerazione. I ponti fra questi due universi sono i serramenti, le porte e le finestre, che negli ultimi anni hanno registrato delle migliorie impensabili fino a qualche tempo a e si propongono al giorno d’oggi come punti chiave dell’isolamento. Ma quali caratteristiche deve possedere una finestra per essere considerata di buona qualità? Qual è il suo scopo e quali sono le sue maggiori funzioni? Di base una finestra deve apportare luminosità all’interno dell’abitazione, deve proteggere gli ambienti interni dal caldo e dal freddo anche dalle intrusioni. A queste funzioni basilari si associano quelle più specifiche, ovvero la richiesta di minimizzare le perdite energetiche, di apportare un ottimo isolamento acustico, di resistere agli agenti atmosferici e di permettere che avvenga un’ottima ventilazione manuale.
La buona finestra deve presentare una struttura a norma e deve essere realizzata con materiali di alta qualità.
La struttura della buona finestra deve innanzitutto rispettare le regole UNI per la garanzia di Isolamento a tenuta all’aria secondo la norma UNI-EN 12207, di tenuta alle infiltrazioni d’acqua secondo la norma UNI-EN 12208 , di resistenza alle sollecitazioni del vento secondo la norma UNI-EN 12210 e di isolamento termico secondo la norma UNI-EN 10077/2. Rispettare queste richieste, significa poter contare su un prodotto qualitativamente elevato, basato su protocolli decisi fra stato, tecnici e produttori.
Per quanto riguarda l’isolamento termico, ovvero la capacità di trattenere il calore e anche il fresco che viene generato con l’impianto di refrigerazione, la buona finestra deve disporre di due guarnizioni, dove una è posizionata sull’anta e l’altra sul telaio fisso. La finestra deve inoltre possedere un coefficiente di trasmittanza termica (Uw) pari a 2,0 [W/mq K] in conformità al D. lgs. 311/2006, per essere impiegata in ogni luogo del nostro paese.
Anta a ribalta e microareazione sono due requisiti fondamentali per l’ossigenazione degli ambienti e anche per il ricambio dell’aria naturale, mentre la buona finestra deve saper isolare acusticamente l casa mediante la corretta gestione del giunto di posa tra infisso e controtelaio e tra controtelaio e muratura, un aspetto che deve essere realizzato con la massima cura in fase di posatura. L’insonorizzazione deriva anche dalla certificazione di prodotto di permeabilità all’aria che avvalla la norma UNI-EN 12207 e si attesta in classe 3 o 4, che implica la presenza di buone guarnizioni in epdm o pvc.
La struttura della buona finestra va infine letta in base alla sicurezza, quindi gli infissi devono avere come protezione standard dei meccanismi di chiusura posizionati sulle ante semifisse e di scontri per nottolino, nonché una ferramenta di chiusura con punto anti effrazione per garantire almeno il livello 1. Chi desidera ottenere punti maggiori deve affidarsi a sitemi più sofisticati, che prevedono una ferramenta più corposa ed elaborata con due o tre scontri per nottolino.
Alla struttura si associano ovviamente i vetri, che possono essere doppi oppure tripli. La bontà dei serramenti con doppi vetri è conosciuta, ma sicuramente una finestra con tripli veri può essere considerata una ‘buona finestra’. I tripli vetri propongono, infatti, un miglioramento dal punto di vista dell’isolamento acustico e anche termico, nonché creano una barriera più solida per quanto riguarda l’intrusione. Al momento dell’acquisto è quindi ideale chiedere ai produttori di conoscere i sistemi di creazione, la presenza e la qualità del gas che viene posizionato all’interno delle finestre e anche i meccanismi di posizione dei vetri stessi. In questo modo è possibile avere un quadro generale degli infissi e comprendere se si sta acquistando realmente una ‘buona finestra’ sotto ogni punto di vista.