Da anni si parla di crisi, recessione e di importanti problemi legati al settore edile veneto. Ora che l’estate è passata e che il mese di settembre sta volgendo al termine, le associazioni di categoria hanno fatto il ‘punto della situazione’ su un settore che merita di essere studiato in modo preciso e profondo. Ecco quindi l’annuale report che interessa la chiusura del primo semestre del settore edile veneto, il quale ha lasciato intravvedere qualche barlume di speranza. La ripresa interessa le piccole e medie imprese, che hanno visto registrare un aumento del loro volume d’affari e un blocco della caduta in questo secondo trimestre del 2015.
Le notizie sono state riportate da Veneto Congiuntura in collaborazione con Unioncamere e Cassa edile del Veneto. Secondo Virginio Piva, il presidente della Cassa edile del Veneto alla Nuova Venezia, ‘non sono gli zero virgola che fanno la differenza’, ma anche queste percentuali, sebbene irrisorie, mostrano una ripresa lenta, che comunque esiste e che può aumentare con il trascorrere del tempo.
Dopo molti anni nei quali l’indice di crescita per il settore edile era inesorabilmente in rosso, questo secondo semestre si è chiuso con un aumento del fatturato dello 0.1%, piazzandosi allo 0.3% rispetto allo 0.2% di inizio anno, mentre l’occupazione ha registrato un +1.6% stazionario. La crescita ha interessato i materiali per le costruzioni, che hanno registrato un aumento dello 1.7%, il quale ha però interessato nella maggior parte dei casi le imprese di grandi dimensioni.
Secondo Piva si sta osservando una crescita contenuta dei costi dei materiali, la quale si affianca alla zavorra che interessa l’invenduto e l’endemica mancanza di fondi che interessano la costruzione delle infrastrutture, una fattore che blocca il settore edile veneto e in tutto il paese. Il dirigente ha quindi chiesto fiducia, crescita dei consumi interni e soprattutto un sistema di tassazione più sostenibile per tornare a crescere e registrare il movimento dell’intero settore edile in Veneto così come in tutta Italia.
Da anni si parla di crisi, recessione e di importanti problemi legati al settore edile veneto. Ora che l’estate è passata e che il mese di settembre sta volgendo al termine, le associazioni di categoria hanno fatto il ‘punto della situazione’ su un settore che merita di essere studiato in modo preciso e profondo. Ecco quindi l’annuale report che interessa la chiusura del primo semestre del settore edile veneto, il quale ha lasciato intravvedere qualche barlume di speranza. La ripresa interessa le piccole e medie imprese, che hanno visto registrare un aumento del loro volume d’affari e un blocco della caduta in questo secondo trimestre del 2015.
Le notizie sono state riportate da Veneto Congiuntura in collaborazione con Unioncamere e Cassa edile del Veneto. Secondo Virginio Piva, il presidente della Cassa edile del Veneto alla Nuova Venezia, ‘non sono gli zero virgola che fanno la differenza’, ma anche queste percentuali, sebbene irrisorie, mostrano una ripresa lenta, che comunque esiste e che può aumentare con il trascorrere del tempo.
Dopo molti anni nei quali l’indice di crescita per il settore edile era inesorabilmente in rosso, questo secondo semestre si è chiuso con un aumento del fatturato dello 0.1%, piazzandosi allo 0.3% rispetto allo 0.2% di inizio anno, mentre l’occupazione ha registrato un +1.6% stazionario. La crescita ha interessato i materiali per le costruzioni, che hanno registrato un aumento dello 1.7%, il quale ha però interessato nella maggior parte dei casi le imprese di grandi dimensioni.
Secondo Piva si sta osservando una crescita contenuta dei costi dei materiali, la quale si affianca alla zavorra che interessa l’invenduto e l’endemica mancanza di fondi che interessano la costruzione delle infrastrutture, una fattore che blocca il settore edile veneto e in tutto il paese. Il dirigente ha quindi chiesto fiducia, crescita dei consumi interni e soprattutto un sistema di tassazione più sostenibile per tornare a crescere e registrare il movimento dell’intero settore edile in Veneto così come in tutta Italia.